lunedì 14 maggio 2012

USCIRE DALL'IO




Uscire dall'io per trovarlo...Il senso del sacro esula da ogni sciocco cappello posto dalle religioni. E' altro.  Christos Yannaras, professore di filosofia e teologia all'Istituto di Studi Politici d'Atene ha scritto una bella pagina di estetica dell'eros quando esso diventa attivazione della piena della vita e corsa dietro la sacralità della bellezza, vittoria dell'io nel gesto del compimento oltre il misticismo, alla maniera di Nietzsche, restando attaccati alla terra. Per vivere bisogna correre ...
polange


"Se ti sei innamorato una volta, sai ormai distinguere la vita da ciò che è supporto psicologico e sentimentalismo, sai ormai distinguere la vita dalla sopravvivenza. Sai che la sopravvivenza significa vita senza senso e sensibilità, una morte strisciante: mangi il pane e non ti tieni in piedi, bevi acqua e non ti disseti, tocchi le cose e non le senti al tatto, annusi il fiore e il suo profumo non arriva alla tua anima. Se però l'amato è accanto a te, tutto, improvvisamente, risorge, e la vita ti inonda con tale forza che ritieni il vaso di argilla della tua esistenza incapace a sostenerla. Tale piena della vita è l'eros. Non parlo di sentimentalismi e di slanci mistici, ma della vita, che solo allora diventa reale e tangibile, come se fossero cadute squame dai tuoi occhi e tutto, attorno a te, si manifestasse per la prima volta, ogni suono venisse udito per la prima volta, e il tatto fremesse di gioia alla prima percezione delle cose. Tale eros non è privilegio nè dei virtuosi nè dei saggi, è offerto a tutti, con pari possibilità. Ed è la sola pregustazione del regno, il solo reale superamento della morte. Perchè solo se esci dal tuo io, sia pure per gli occhi belli di una zingara, sai cosa domandi a Dio e perchè corri dietro di Lui."

Christos Yannaras



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