lunedì 26 settembre 2011

Si può anche correre il rischio di restare senza parole

"L'uomo abita la casa del linguaggio", scriveva Heidegger; il silenzio però, è talvolta necessario a cementare il pensiero, ad iridare le parole...anche l'assenza di linguaggio è codice che dilata il senso che proviamo ad attribuire all'essere e  all'accadere.  Leggo per caso questo articolo di Galimberti del 2010 e lo ripropongo fedelmente alla lettura:

L' avventura di restare senza parole

Immersi come siamo in un profluvio di parole che ci servono per non ascoltare gli altri e soprattutto noi stessi, non conosciamo più il silenzio e tantomeno la sua densità espressiva. 


L' odio, ad esempio, trova la sua migliore espressione nel silenzio, che si fa tagliente e freddo come la lama di un coltello, e più crudele di tante urla con cui investiamo l' altro. Ma anche l' amore si fa più denso in due sguardi silenziosi, non interrotti nel loro incantamento dalle parole, anche dalle parole d' amore che noi pronunciamo il più delle volte per mascherare la nostra insincerità. E poi il silenzio dei genitori che, guardando i figli, incontrano la loro impotenza, ma anche il silenzio dei figli che, nello sguardo dei genitori, incontrano la loro incomprensione. Il silenzio è gravido di senso più di tutte le parole che pronunciamo all' unico scopo di non avvertire la densità espressiva racchiusa nel silenzio, a cui nelle cerimonie ufficiali dedichiamo solo un minuto. Un minuto di silenzio per non incontrare il silenzio di chi se ne è andato, il più delle volte inascoltato da noi. E infine il silenzio imposto a tutte quelle voci che non accettano il mondo così com' è. Per costoro non è necessaria la tortura, basta il silenzio imposto dalla loro esclusione. Rinviando alla notte, all' ignoto, al mistero, il silenzio dischiude un paesaggio dove ciè data la possibilità di conoscerci sotto altri profili, in quella dimensione straniera, divenuta a noi stessi estranea, per effetto del rumore ininterrotto delle parole che più non riusciamo a far tacere. 

UMBERTO GALIMBERTI