sabato 23 gennaio 2010

VOGLIO ESSERE COME RITA


Ancora da un bel libro di Saramago che è una raccolta di molti testi scritti per il suo blog ... ne conservano l'immediatezza e la profondità...

QUANDO SARÒ GRANDE VOGLIO ESSERE COME RITA

Questa Rita cui voglio somigliare quando sarò grande è Rita Levi Montalcini, vincitrice del Premio Nobel per la Medicina nel 1984 per le sue ricerche sullo sviluppo delle cellule neurologiche. Ora, il Premio Nobel è cosa che già ho, non sarebbe dunque per ambizione di questa grande o piccola gloria, le opinioni degli esperti divergono, che sono disposto a smettere di essere chi sono stato per diventare Rita. Tanto più trovandomi in un'età in cui qualsiasi cambiamento, pur se promettente, ci appare sempre come un sacrificio delle abitudini, cui finiamo più o meno per adattarci.

E perché voglio assomigliare a Rita? È semplice. Nell'atto del suo investimento come Dottore Honoris Causa nell'aula magna dell'Università Complutense di Madrid, questa donna, che ad aprile compirà cento anni, ha fatto una serie di dichiarazioni (peccato non aver avuto modo di trascrivere per completo il suo discorso improvvisato) che mi hanno lasciato ora stupito ora grato, anche se non è facile immaginare uniti insieme questi due sentimenti estremi. Ha detto: «Non ho mai pensato a me stessa. Vivere o morire è la stessa cosa. Perché la vita, naturalmente, non è in questo piccolo corpo. L'importante è il modo in cui viviamo e il messaggio che lasciamo. È questo che ci sopravvive. È questo l'immortalità». E ha detto ancora: «È ridicola l'ossessione di invecchiare. Il mio cervello è migliore ora di quel che era quando ero giovane. È vero che ci vedo male e sento peggio, ma la mia testa ha sempre funzionato bene. La cosa fondamentale è mantenere attivo il cervello, cercare di aiutare gli altri e conservare la curiosità per il mondo». E queste parole che mi hanno fatto capire di aver incontrato l'anima gemella: «Sono contro la pensione o qualunque altro tipo di sussidio. Vivo senza. Nel 2001 non guadagnavo niente e ho avuto problemi economici fino a che il presidente Ciampi mi ha nominata senatrice a vita».

Non tutti saranno d'accordo con questo radicalismo. Ma scommetto che molti di quelli che mi leggono vorranno essere anche loro da grandi come Rita. Che così sia. Se lo faranno, stiamo pur sicuri che il mondo diventerà subito migliore. Non è questo che andiamo dicendo di volere? Rita è il cammino.

[JOSE' SARAMAGO, IL QUADERNO, Bollati Boringhieri, Torino, 2009 ]

I TEMPI DELLA MEMORIA



Fisicamente abitiamo uno spazio ma sentimentalmente siamo abitati da una memoria. Memoria che è quella di uno spazio e di un tempo, memoria dentro la quale viviamo, come un'isola tra due mari: uno che chiamiamo passato, l'altro che chiamiamo futuro. Possiamo navigare nel mare del passato prossimo grazie alla memoria personale che ha serbato il ricordo delle sue rotte, ma per navigare nel mare del passato remoto dovremo usare le memorie che il tempo ha accumulato, le memorie di uno spazio continuamente trasformato, fugace come il tempo stesso.

[Josè Saramago, Il Quaderno, Bollati Boringhieri, Torino, 2009]




mercoledì 20 gennaio 2010

COSE CHE DIMENTICO

Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati. Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno...

LE FATE IGNORANTI, OZPETECK

sabato 16 gennaio 2010



I limiti esistono soltanto nell’anima di chi è a corto di sogni

[Philippe Petit, Trattato di funambolismo, Ponte alle Grazie, 2009]

lunedì 4 gennaio 2010

Ein gutes neues Jahr !

Credo che la musica, l'aria che si muta in melodia, sia il solo strumento efficace per creare emozione senza trucchi ad effetto, senza la materialità dello scalpello o della filigrana, la musica è immagine e decoro, impalpabile bellezza che stringe il cuore e conduce nei luoghi che sono al tempo stesso destinazione e provenienza...
Il nuovo anno comincia così...con una lingua che è specchio di una cultura e un ricordo individuale, personale, di un ponte ideale tra passato e presente, tra luogo e luogo, tra il non ancora e il già accaduto...

polange


"...Aus dem stillen Raume,aus der Erde Grund, hebt mich wie im Traume
dein verliebter Mund.

mit dir, Lili Marleen,mit dir, Lili Marleen"