domenica 13 maggio 2012

FINESTRE


Finestra sul mare, scultura di Tano Festa, 1989, Fiumara

Finestra

Finestra, tu misura dell'attesa,
tante volte colmata,
quando una vita con impazienza è tesa
verso una vita amata.


Tu che separi e attrai,
cangiante come il mare, -
d'un tratto specchio che ritrai
il nostro viso con tutto quanto appare;


esempio di libertà insicura
nell'impatto con la sorte,
forma che dai misura
all'esterno troppo forte.

Rainer Maria Rilke

"Chi guarda da fuori attraverso una finestra aperta non vede mai tante cose quante ne vede chi guarda una finestra chiusa. Non c'è oggetto più profondo, più misterioso, più fecondo, più tenebroso, più abbagliante di una finestra illuminata da una candela. Ciò che si può vedere alla luce del sole è sempre meno interessante di quello che avviene dietro un vetro. In questo buco nero o luminoso, vive la vita, sogna la vita, soffre la vita." Così scriveva Baudelaire nello Spleen di Parigi (Le finestre), e ancora l'immagine della finestra in arte è un po' simile a quella dello specchio, una rifrangenza, una cornice necessaria che restituisce forma all'io stordito da troppa realtà. Le finestre aprono e chiudono il mondo, l'esterno, misura del tempo e del sogno come le finestre di Hikmet che liberano le stelle impigliate nei vetri e le rendono allo spazio notturno. Con esse sembra librarsi tutta l'anima imprigionata in una stanza.
Polange


Le finestre


Non so se era l'alba


forse mezzanotte


non so.


Le stelle erano nella mia stanza


e come le farfalle di notte


battevano sui vetri.


Attento a non toccarle


vi ho aperto, finestre,


e ho lasciato andare le stelle alla notte


alla notte chiara senza confini e libera


dove passavano le lune artificiali.




Nazim Hikmet



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