lunedì 16 aprile 2012

timoroso vaneggiamento



ASHRAM: Tango para mi padre y Marialuna. 

Ogni tempo ha il suo timbro e la sua voce. Dopo molti anni mi trovo a sfogliare di nuovo le pagine del portoghese che si struggeva di infinito e nulla. Fernando Pessoa e la parola amplificata in un sentire che è pensare emotivo, voler appartenere a tutto e restare straniero a tutto, viaggiatore solitario nella propria terra, nel proprio io. Un giorno mi domandarono quale libro sarei stata se avessi potuto esser libro: senza dubbio, "Il libro dell'inquietudine" di Pessoa, incompiuto, anelante, metafisico soliloquio, di una stanchezza che viene da un eccesso di semplice, interrogante complessità.

polange

Fra la calma e l'albereto,



fra la radura e la solitudine,


il mio vaneggiamento passa timoroso


conducendomi l'anima per mano.


È tardi già, e ancora è presto.

Fernando Pessoa

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