lunedì 9 aprile 2012

Requiem for a Dream

Ci sono brani che sollevano, altri che tirano in basso e si compiacciono, brani che prendono e portano via chissà dove e altri che diventano specchio di ciò che è, ritmi taburellanti e strumenti alternati, incrociati, tra loro accordati; brani che passano e si dimenticano, brani che vanno e poi ritornano, ed è come se mai li avessimo lasciati indietro. Musica. Suono che attraversa e che dilata il senso. Andare altrove eppure restare, uscire dall'insensato del quotidiano ed essere introdotti condotti nel rigore senza lacci della croma e della semicroma, nella Gestalt stupefatta del linguaggio che parla all'universo e ricrea la perfezione sospesa, unica, totale dell'essere in movimento nel tempo come una danza eterna eterea dell'anima in volo che si trova senza cercarsi. Lux Aeterna è l'immagine di uno slancio per afferrare l'invisibile agli occhi...e lo sforzo ahimè infinitamente vano, di trattenerlo...
polange

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