venerdì 31 luglio 2009

LO STRANIERO



Non tapparti le orecchie. Coltiva il dialogo.
Lo straniero cesserà di essere quest’uomo privo di radici per formare insieme a te, tronco robusto, ruvido o scivoloso e rami ricchi di fronde, uno stesso albero solitario e rinascente.
L’unico è universale.


Edmond Jabès, Uno straniero con, sotto il braccio, un libro di piccolo formato, SE, 1991

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