martedì 4 agosto 2009

SCATTI CELEBRI

Dmitrij Sostakovic e Anna Achmatova, il compositore musicista e la poetessa, entrambi perseguitati a lungo dal regime comunista, ebbero un incontro ufficiale a Kamarovo, nei pressi di Leningrado. La situazione si rivelò piuttosto imbarazzante perchè, come narra Sostakovic nelle sue Testimonianze, nonostante il reciproco apprezzamento, egli aveva preso un po' alla leggera l'incontro, vestendosi in maniera sciatta e immaginandosi una anziana grassona . Ecco come lo racconta:

Alla vista della Achmatova, mi sono sentito nervoso. Lei era una grande dame, un personaggio assolutamente regale: la celebre poetessa, abbigliata di tutto punto. Era chiaro che aveva scelto accuratamente i vestiti da mettersi, preparandosi per lo storico incontro, e comportandosi poi in maniera proporzionata all'occasione. E io lì, senza cravatta. Mi sentivo nudo.
Stavamo seduti silenziosi. Zitto io, zitta lei. Per un po' non ci siamo detti niente, e poi ci siamo separati. Più tardi ho saputo che lei aveva detto: "E' venuto a trovarmi Sostakovic. Abbiamo avuto una lunga conversazione, abbiamo parlato di tutto."
E' così che vanno gran parte degli incontri storici, e il resto ha luogo solo nelle memorie: io gli ho detto, lui mi ha detto, e allora io...Tutte balle. Mi chiedo se il pubblico sa come vengono riprese le fotografie storiche, quando capita che due "celebrità" siano sedute l'una accanto all'altra, senza sapere di che parlare. "Di che cosa parliamo, visto che non abbiamo niente da dirci?". E a questo punto flash. L'altro metodo, che è di mia invenzione, consiste nel ripetere: "ottantotto, ottantotto". E non occorre neppure sorridere perchè le parole ti stirano le labbra in una smorfia che sembra un sorriso, e così si dà l'impressione di una vivace espressione. I fotografi sono felici e se la svignano in fretta.

Dmitrij Sostakovic, Testimonianza, Mondadori, 1989

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