martedì 4 agosto 2009

LIMPIDI SOGNATORI





Questa scena è tratta dal film “Pasolini – Un delitto italiano” di Marco Tullio Giordana

"L'intelligenza non avrà mai peso,
mai nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager,
tu otterrai da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.

Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce. "
(Da: "La Guinea", Poesia in forma di rosa, in "Bestemmia", volume primo, Garzanti, Milano 1993)

Ho riletto gli Scritti corsari di recente, e ancora non vedo in giro un intellettuale così lucido nell'analisi impietosa del traghettamento degli italiani da una società semplice, umile, contadina, alla società dello "sviluppo senza progresso", nella quale aumenta benessere e agiatezza mentre diminuisce progressivamente il livello culturale e l'umana comprensione.
Una cara amica mi ha inviato oggi un messaggio citando una frase appena letta e che ha voluto condividere con me: " Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna...Punito perchè vede l'alba prima degli altri". (OscarWilde) Pasolini era un limpido sognatore.

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