domenica 2 agosto 2009

LA MEMORIA E LA DIMENTICANZA



Un bravo professore ai tempi dell'università, un germanista, lesse l'ultimo giorno di corso, a noi, studenti di storia del teatro, questa poesia di Brecht. Non ho mai dimenticato quel momento.
Esiste la memoria del passato e della storia universale e personale che non va mai rimossa, quella che rischiara l'orizzonte del presente e si predispone a ridisegnare il futuro, la memoria che è culto, cultura, pietra sulla quale edificare, valore e mappa della geografia morale di un essere, di un popolo sulla terra. Ricordare è dar vita a ciò che non è più, è rendere eternità a ciò che è stato. Forse, l'ultima traccia di divinità che ci è rimasta.

Eppure, non sempre è buona cosa ricordare. La memoria talvolta è costretta ad effettuare dei salti acrobatici, a costruire vuoti salvifici intorno agli strappi e alle lacerazioni fondamentali della nostra esistenza, è la dimenticanza per la sopravvivenza, importante viatico del viaggiatore dell'umano, quella che permette di camminare e di continuare, che fa sì che vi sia un andare "oltre" che altrimenti ci schiaccerebbe. La dimenticanza è la strategia del finito e la resa inconsapevole al nostro incessante mutare, al fiorire e allo sfiorire delle cose.

POLANGE


Elogio della dimenticanza

Buona cosa è la dimenticanza !
Altrimenti come farebbe
il figlio ad allontanarsi dalla madre che lo ha allattato ?
che gli ha dato la forza delle membra
e lo trattiene per metterle alla prova ?
Oppure come farebbe l'allievo ad abbandonare il maestro
che gli ha dato il sapere ?
Quando il sapere è dato
l'allievo deve mettersi in cammino.
Nella casa vecchia
prendono alloggio i nuovi inquilini.
Se vi fossero rimasti quelli che l'hanno costruita
la casa sarebbe troppo piccola.
La stufa riscalda. Il fumista
non si sa più chi sia. L'aratore
non riconosce la forma di pane.
Come si alzerebbe l'uomo al mattino
senza l'oblio della notte che cancella le tracce ?
Chi è stato sbattuto a terra sei volte
come potrebbe risollevarsi la settima
per rivoltare il suolo pietroso,
per rischiare il volo nel cielo ?
La fragilità della memoria dà forza agli uomini.
Bertolt Brecht

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