mercoledì 10 ottobre 2012

STORIE



Corrado Augias e Michela Marzano a "Le storie" su RAI3...fermo lo sguardo sul video all'ora di pranzo e mi sorprendo una volta di più di una trasmissione condotta con tanto garbo, con rispetto quasi sacrale per l'espressione linguistica pura e lo stile direi nobile del dibattere. Molte volte, in questi anni, mi è capitato di imbattermi in essa, esempio di pacatezza e di decoro . Le luci soffuse nello studio non solo sono d'ausilio alla fine elaborazione del pensiero ma, come sottolineano i sottotitoli che scorrono, sono dovute al risparmio energetico. Ieri mi sono fermata a seguire lo scambio di pensiero tra la filosofa Michela Marzano e il sobrio conduttore. Tutto al di sopra dello stridore televisivo che induce a spegnere l'aggeggio e a cercare il silenzio. Il tema è interessante: " in una società dominata dalla diffidenza e dalla paura cosa resta del valore della fiducia? ". In conclusione però, la filosofa adottata dalla Francia scambia un congiuntivo per un condizionale e garbatamente il signor Augias la riprende come un professore con l'allieva. Corregge la frase impropria e la giovanissima filosofa sorride quasi rasserenata: "è andato tutto bene finora, sono stata perfetta...meno male che ho sbagliato, dice - vuol dire che sono umana!"

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