venerdì 12 ottobre 2012

STANCHEZZA





Quello che c’è in me è soprattutto stanchezza

non di questo o di quello

e neppure di tutto o di niente:

stanchezza semplicemente, in sé,

stanchezza.


La sottigliezza delle sensazioni inutili,

le violente passioni per nulla,

gli amori intensi per ciò che si suppone in qualcuno,

tutte queste cose -

queste e cio’ che manca in esse eternamente -

tutto ciò produce stanchezza,

questa stanchezza,

stanchezza.

C’è senza dubbio chi ama l’infinito,

c’è senza dubbio chi desidera l’impossibile,

c’è senza dubbio chi non vuole niente -

tre tipi di idealisti, e io nessuno di questi:

perchè io amo infinitamente il finito,

perché io desidero impossibilmente il possibile,

perché voglio tutto, o ancora di più, se può essere,

o anche se non può essere…

E il risultato?

Per loro la vita vissuta o sognata,

per loro il sogno sognato o vissuto,

per loro la media fra tutto e niente, cioè la vita…

Per me solo una grande, una profonda,

e, ah, con quale felicità, infeconda stanchezza,

una supremissima stanchezza,

issima, issima, issima,

stanchezza…



(Alvaro de Campos)

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