sabato 13 ottobre 2012

NON CREDERE





Questo c'è da dire a chi nasce e a chi cresce...recuperare alla vista la bellezza e lo splendore, lavare, scrostare le "cortecce vive" perché non è vero che tutto è fango e rabbia e declino inesorabile. Portiamocelo addosso questo futuro della specie. Con gli occhi aperti. 


Bambina mia,

Per te avrei dato tutti i giardini


del mio regno, se fossi stata regina,


fino all’ultima rosa, fino all’ultima piuma.


Tutto il regno per te.




E invece ti lascio baracche e spine,

polveri pesanti su tutto lo scenario


battiti molto forti


palpebre cucite tutto intorno. Ira


nelle periferie della specie. E al centro 


ira.



Ma tu non credere a chi dipinge l’umano

come una bestia zoppa e questo mondo


come una palla alla fine.


Non credere a chi tinge tutto di buio pesto e


di sangue.  Lo fa perché è facile farlo.




Noi siamo solo confusi, credi.

Ma sentiamo. Sentiamo ancora.


Sentiamo ancora. Siamo ancora capaci


di amare qualcosa.



Ancora proviamo pietà.



Tocca a te, ora,

a te tocca la lavatura di queste croste


delle cortecce vive.




C’è splendore

in ogni cosa.  Io l’ho visto.


Io ora lo vedo di più.


C’è splendore.  Non avere paura.




Ciao faccia bella,

gioia piu’ grande.


L’amore è il tuo destino.


Sempre.  Nient’altro.


Nient’altro.  Nient’altro.





Mariangela Gualtieri

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