domenica 17 marzo 2013

LLORANDO

Accade di imbatterci in brani che scopriamo essere cover di più noti musicisti ma che spesso superano di gran lunga la versione originale.
Ci accorgiamo che il tuning più adatto ad uno stato d'animo   solipsistico e al tempo stesso inquieto ed esodante  è quello in tonalità  minore, l'accordatura della voce sola, il suono che  sposta l'aria intorno al vibrare delle parole, e diventa pianto, come questa "llorando" (piangendo),  versione spagnola della più nota "Crying" di Roy Orbison .  Rebekah del Rio la interpreta in questa versione acappella in un cameo del film "Mullholland Drive". Voce sola, scomposta, per niente melodica, rapsodica, singhiozzante, mutilata nell'anima dal ceppo insopportabile dell'assenza.    La Crying di KD Lang sottrarrà le lacrime al pianto in un'altra versione culto ma più morbida, patinata, nostalgicamente unplugged, dalle tonalità diminuite proprie della musica country.  Sembra difficile riconoscere la stessa melodia...in questa versione americana, più vicina all'originale, è sparito il dolore, svanita la ruvidezza da groppo in gola del pianto e dell'assenza,  llorando è tornato crying, cifra dominante la tenerezza un po' triste e una nostalgia che accarezza ma non tocca. 


Rebekah Del Rio : Llorando 


Yo estaba bien por un tiempo
volviendo a sonreír
Luego anoche te vi
tu mano me tocó
y el saludo de tu voz
Y hablé muy bien
y tú sin saber
que he estado
llorando por tu amor
llorando por tu amor
Luego de tu adiós
sentí todo mi dolor
Sola y llorando, llorando, llorando
No es fácil de entender
que al verte otra vez
yo esté llorando
Yo que pensé que te olvidé
pero es verdad, es la verdad
que te quiero aun más
mucho más que ayer
Dime tú que puedo hacer
¿No me quieres ya?
Y siempre estaré
llorando por tu amor
llorando por tu amor
Tu amor se llevó
todo mi corazón
Y quedo llorando, llorando, llorando, llorando
por tu amor


KD Lang , Crying


E poi Nothing compares 2 u, nulla somiglia a te, alla lettera, niente può essere paragonato a te. Ancora tristezza come carta vetrata, assenze, lacrime solitarie nella voce di  Sinead O'Connor, giovanissima negli anni 90 con questa canzone regalatale da Prince.  "Niente può portare via questa tristezza", ma ancora viene fuori più graffio che tonalità minore scartata nell'anima. Questo lo sentiamo, a mio avviso, nella versione più recente di questa cover di una cover...Il vecchio Jimmy Scott che di graffi sul cuore ne sa qualcosa, e il Nothing compares 2 u diventa un'altra llorando... si sente fino in fondo quello che brucia sopra e sotto la cenere...








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