venerdì 4 settembre 2009

REGINA DELLE ACQUE


I miei cofanetti sono i gusci delle ostriche,
nei quali tengo le mie perle orientali;
per aprirli uso la marea,
chiave che spalancai
gusci delle ostriche, dopodiché prendo
quelle perle orientali e faccio corone;
e indosso il semplice corallo
che arrossisce al contatto dell'aria.

Siedo a cantare sulle onde d'argento
e allora i pesci stanno ad ascoltare:
poi, sedendo su una roccia,
mi pettino i capelli con una lisca di pesce;
nel frattempo Apollo, coi suoi raggi,
me li asciuga dai rivoletti d'acqua.
La luce fa splendere la superficie dell'acqua
e fa uno specchio dell'immenso mare:
così quando nuoto in alto sulle acque,
mi vedo mentre scivolo giù:
ma quando il sole comincia a scottare
torno alle mie acquee
mi tuffo sino in fondo:
allora le acque scorrono sulla mia testa
in onde increspate, a cerchi concentrici,
e così io sono incoronata dalle acque.

Margaret Cavendish,duchessa di Newcastle, 1668


La Cavendish fu scrittrice, filosofa, saggista e drammaturga inglese; tra le prime donne nel Seicento ad occuparsi di filosofia e a pubblicare le sue opere con il proprio nome. Grande risonanza ebbe la sua visita alla Royal Society. La Regina delle acque è una raffinata ode barocca e shakespeariana alla felicità dell'acqua, specchio, rifrangenza, nascondimento e finale identificazione con l'elemento.

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