mercoledì 30 gennaio 2013

TELESIO




Temperamento, collerico, sanguigno. Umore, allegro.
Lo spirito anima la Terra e le piante.
La pietra grezza. Tutto sente e palpita.....
Tutto sente e palpita.
Lo spirito anima la Terra e le piante, la pietra grezza. Tutto sente e palpita...





Siamo stati in pochi ad accorgerci dell'uscita di questa opera-oratorio per due soprani, coro, orchestra e voci recitanti contemporanea, la prima ad essere  messa in scena con la tecnica olografica tridimensionale, commissionata dal Comune di Cosenza e rappresentata al teatro Rendano di Cosenza nel maggio 2011. 
Due atti ed epilogo sulla vita e le opere del filosofo  Bernardino Telesio nel cinquecentenario dalla nascita.

Musiche di Franco Battiato, libretto del filosofo Manlio Sgalambro e coreografia della danzatrice coreana  Sen Hea Ha in scena insieme ai danzatori Dipoyono Achmad e Pandu Perdana. Esecuzione della The Royal Philharmonic Orchestra e The London Baroque Choir,  voci di Giulio Borgi (Telesio), Divna Ljubojevic (Voce femminile), Paolo Lopez (Sopranista), Juri Camisasca (Voce maschile), Franco Battiato (Voce maschile), Carlo Guaitoli (Pianoforte), Angelo Privitera (Tastiere) diretti dal maestro Carlo Boccadoro.



Molte le polemiche sulla resa economica del progetto e pochissime voci sulla qualità artistica dell'opera. Tra echi minimalisti alla Steve Reich e Philip Glass e architetture sinfoniche romantiche e decadenti, uno straordinario madrigale e un canto gregoriano incastonato nell'intermezzo, prendono respiro il Sincretismo, le tonalità colte tra  classicità, oriente e innovazione, e ancora genio, tanto genio nel modulare in tableaux vivants pensiero filosofico, danze d'oriente e partiture. La rappresentazione teatrale è confluita in un CD e un DVD, da ascoltare e da vedere. 

 In "Fine del sistema solare" tra elettronica alla Brian Eno  e musica sinfonica   il Sopranista e la Voce femminile  cantano: "Vivo sul finire del sistema solare. A quel che pare. Svestirsi vestirsi alzarsi coricarsi e continuare a vivere. Come niente, come niente. Se non si sveglia quello che chiamiamo Spirito, che dorme, dorme, ben poco ci resta".









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