giovedì 14 novembre 2013

LETTURE








Cerco nei libri la lettera, anche solo la frase che è stata scritta per me

 e che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via.

Non mi basta che il libro sia avvincente, celebrato, né che sia un classico:

se non sono anch'io un pezzo dell’idiota di Dostoevskij,

la mia lettura è vana.

Perché il libro, anche il sacro, appartiene a chi lo legge

e non per il diritto ottenuto con l’acquisto.


Perché ogni lettore pretende che in un rotolo di libro

 ci sia qualcosa scritto su di lui.



Erri De Luca – Alzaia


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