Questi versi me li porto dietro dall'adolescenza. Letti più volte e ricopiati come un mantra salvifico. Per non dimenticare quelli che abbiamo incontrato e che hanno lasciato il segno. Oserei dire i maestri. Pochi. "Un po' della tua voce risuona nel mio canto"...accade questo quando qualcuno ci ha insegnato. E diventiamo noi, ma portiamo anche quello che abbiamo ammirato. Come un calco segreto. Non c'è oblio per la strana geometria dell'essere.
dolce cuore adottivo;
e che nulla, né il tempo,
gli altri amori, gli anni,
impediranno mai che tu sia stato.
Che la beltà del mondo ha già il tuo viso,
di tua dolcezza vive,
splende del tuo chiarore,
e all’orizzonte il pensieroso lago
narra soltanto la tua serenità.
Non saprai mai che porto la tua anima
come una luce d’oro che rischiara i passi;
che un po’ della tua voce
suona nel mio canto.
Dolce fiaccola i tuoi raggi,
dolce braciere la tua fiamma,
mi insegnano il cammino dei tuoi passi,
e un poco ancora vivi, perché ti sopravvivo.
MARGUERITE YOURCENAR
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