Cristina Pluhar e il gruppo L'Arpeggiata. Chaconne, Rossi, 17ème
In alto cadere, orfici angeli della memoria,
puntare alla tela del manto astrale per schivare la storia,
la narrazione silente del tuffo nel petto,
la sorpresa schiacciante dell'evento del desiderio che ingombra.
Braccare la preda sguarniti di armi,
sospesi, sfidare la nuvola con il volteggio dell'impossibile,
l'acrobazia celeste,
guadagnare la distanza,
precipitare in altezza,
e nella mente prefigurare il sogno,
il circolo consacrato dell'essere sempre e comunque
al centro di un dio
che muove mani ed acque e che intreccia
uno sguardo al profondo dell'io.
Riflesso di te.
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