L'impossibile. Arrivare a comprendere, fare breccia in quel muro per rischiarare l'adesso una volta per tutte. Come fanno gli altri, come hanno fatto tutti. Anch'io. Come svuotare il mare con il cavo di una mano - come spaccare pietre con le unghie, eppure provarci. Questo dà senso, questa sconfitta annunciata ha un po' il sapore della rivolta che doveva aver animato il Sisifo di Camus. Giorgio Caproni così commenta la sua poesia "Anch'io": «Per me il rovello o mistero dell’esistenza è qua, impenetrabile alla vista opponendosi il “muro della terra”, per usare un’espressione dantesca che forse adotterò come titolo. C’è un piccolo pazzo, nel mio libro, che vorrebbe forare quel muro, ma non per vedere cosa c’è di là, bensì cosa c’è di qua: qua».
polange
polange
Ho provato anch’io
E’ stata tutta una guerra
d’unghie. Ma ora so. Nessuno
potrà mai perforare
il muro della terra.
Giorgio Caproni
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