Scrivere è cercare la calma, e qualche volta trovarla.
E' tornare a casa. Lo stesso che leggere. Chi scrive elegge realmente, cioè solo per sè, rientra a casa; sta bene. Chi non scrive o non legge mai, o solo su comando - per ragioni pratiche - è sempre fuori casa, anche se ne ha molte. E' un povero, e rende la vita più povera.
da un'intervista ad Anna Maria Ortese, del 1977, raccolta in Corpo celeste, Adelphi, 1997
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