![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm6TvMuhtKTHu6n_qKsXcKOBWpZbfGpP-ucUR4qv_eiupsqLZwEBmAKPiPgL8l0N0vbmHqjqwjU-Ld9zVuiMwjZ_D96Hcsnyyws6sWdQl6WAjzvnda7Ab5TNhurRmuoWYfV0_25zHXLsh1/s320/foto_Buster_Keaton_10.jpg)
Anni fa mi sono detta: "Non esiste la vecchiaia; c'è soltanto la tristezza".
Col passare del tempo ho imparato che, sebbene questo sia vero, non lo è del tutto. Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia. Fortunatamente, la vita incongruente non è l'unica alternativa; infatti il capriccio è dannoso come la routine. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi.
Col passare del tempo ho imparato che, sebbene questo sia vero, non lo è del tutto. Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia. Fortunatamente, la vita incongruente non è l'unica alternativa; infatti il capriccio è dannoso come la routine. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi.
[Edith Wharton, Uno sguardo indietro, traduzione di Maria Buitoni Duca, Editori Riuniti]
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.