Cerco nei libri la lettera, anche solo la frase che è stata scritta per me
e che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via.
Non mi basta che il libro sia avvincente, celebrato, né che sia un classico:
se non sono anch'io un pezzo dell’idiota di Dostoevskij,
la mia lettura è vana.
Perché il libro, anche il sacro, appartiene a chi lo legge
e non per il diritto ottenuto con l’acquisto.
Perché ogni lettore pretende che in un rotolo di libro
ci sia qualcosa scritto su di lui.
Erri De Luca – Alzaia
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