Siamo tavole nell'universo impossibile, scrive Nejar, poeta brasiliano di poesia errante. La ribellione è il nostro destino, a tutto ciò che non si può, a tutti i venti contrari, alla scrittura che ci è data e che ci narra, al compito alla nascita assegnato...e questa rivolta, questa crepa di insoddisfazione, questo" no" che sale alto fino agli astri e rompe e irrompe nell'ordinario è il solo spazio che ci resta per vivere. "Lo smarrimento è la nostra identità", lo squilibrio è il segno inconfondibile dell' amore di sé. Per essere.
I nostri drammi
quotidiani
non contano
nella milizia del giorni.
non contano
nella milizia del giorni.
Uguali alle nubi,
le notti vanno e vengono
in un’arena o tubo.
E le contrarietà sono il nucleo.
Qualunque goccia
ci filtra.
Lo smarrimento
é la nostra identità.
La nostra cifra.
le notti vanno e vengono
in un’arena o tubo.
E le contrarietà sono il nucleo.
Qualunque goccia
ci filtra.
Lo smarrimento
é la nostra identità.
La nostra cifra.
Tutto succede
a tutto
e noi, umani,
non ci succediamo.
Ci succedono.
E il sangue
è la calce
del sangue,
la sua provincia.
a tutto
e noi, umani,
non ci succediamo.
Ci succedono.
E il sangue
è la calce
del sangue,
la sua provincia.
Attecchisce solo
ciò che concimiamo
con foglie d’abbandono.
ciò che concimiamo
con foglie d’abbandono.
Tavole di ribellione.
Tavole di dolore,
noi siamo.
Tavole, tavole
nell’universo impossibile.
Tavole di dolore,
noi siamo.
Tavole, tavole
nell’universo impossibile.
Tutto succede
a tutto.
Senza vestigia.
a tutto.
Senza vestigia.
Indocili,
il nostro amore riaffiora
fino agli astri.
Ed è squilibrio.
il nostro amore riaffiora
fino agli astri.
Ed è squilibrio.
Carlos Nejar, Prologo
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.