Lode all'invisibile, permanenza di ciò che sembra esser sfuggito, la fine non conosce traguardo, non c'è inizio e non vi è capolinea, si resta ciò che si è e si fluisce col proprio io. E come nei versi di Alfred Tennyson: "Io sono parte di tutti coloro che ho incontrato" ("I am a part of all that I have met"). Non c'è sconfitta ma trasmutazione, e anche il buio può insegnare la luce, la caduta la risalita nell'impossibilità del volo.
"Peccato che io non sappia volare, ma le oscure cadute nel buio
mi hanno insegnato a risalire."
E' un bel testamento filosofico quello di Battiato, l'assunto è che non si muore mai e non si nasce mai, si è per sempre dentro gli altri.
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